lunedì 31 luglio 2017

Immagini vs realtà

Ci dicono che noi, uomini del ventunesimo secolo siamo schiavi delle immagini a cui ci conformiamo e ci adattiamo. In realtà è sempre stato così, in forma diversa, ma è sempre stato così. La moda è sempre esistita, e immagini che ci mostrano un mondo da una certa prospettiva, alle quali conformarci c'è sempre stato.
I pittori, qualche secolo fa, spesso dipingevano figure dal significato religioso, che potessero ispirare sentimenti nei confronti di Dio. Il loro era un lavoro e lo svolgevano per chi era disposto a pagarlo, e il clero erano tra i pochi ad avere ingenti quantità di denaro a disposizione, per cui è normale la grande quantità di quadri e dipinti a sfondo religioso, ancora oggi ben visibili nelle chiese cattoliche e nei musei.  Ma quasi sempre questi quadri mostrano, ad esempio, gli apostoli come dei vecchi o persone di mezza età, quando in realtà erano ragazzi di vent'anni o poco più quando decisero di seguire Gesù, sovvertendo un po' la verità storica, ben diversa da quella mostrata.
Gli apostoli erano dei ribelli rivoluzionari, che non volevano conformarsi a questo mondo ed al consueto modo di ragionare. Ma erano ragazzi con la stesso animo, che muove i sentimenti dei ragazzi di oggi. Furono proprio loro che, di lì a poco dovettero prendere in mano il testimone lasciatogli da Gesù e portare avanti un messaggio, che avrebbe davvero rivoluzionato il mondo.
Se gli stessi apostoli avessero vissuto oggi e fossero stati membri ventenni della maggior parte delle comunità religiose, che si professano cristiane, con ogni probabilità, sarebbero stati confinati ai margini e fatto di tutto per metterli a tacere. Come del resto provò a fare chi all'epoca si professava capo della religione monoteista, serva dell'Iddio vivente. Ma quando Dio stesso decide una cosa, quella non può essere fermata.
L'animo e i sentimenti di quei giovani continuano a vivere oggi, come l'animo e i sentimenti di chi volle ostacolarli: a ognuno di noi scegliere da che parte stare.

sabato 29 luglio 2017

Giovani vs anziani

Jesus is a revolution clicca sopra


“Quando ero giovane io era tutto meglio... noi eravamo meglio dei giovani di oggi, tutto era più bello”. Quante volte avete ascoltato o detto questa frase? Sarei ricco se mi avessero dato un centesimo ogni volta che l'ho ascoltata. Ma la verità è che le persone di una certa età, quando si confrontano con i giovani, manifestano un difetto di memoria non trascurabile.
La nostra gioventù non è stata migliore o peggiore di quella attuale. Non è vero che era un mondo meno pericoloso, meno brutale, più umano. Non è vero che eravamo migliori dei giovani di oggi; il problema è che non ce lo ricordiamo. I ricordi rimangono nella nostra mente, ma dopo un po' tutto si annebbia e si attenua come se venisse coperto da un velo, e guardando tutto ciò con gli occhi di oggi, tutto appare diverso. Da non trascurare anche il fattore “nostalgia”: chi non vorrebbe ritornare indietro e rivivere la propria gioventù, magari con la testa e l'esperienza di oggi?
In sostanza un po' la memoria e un po' l'invidia fanno il tutto, fino a far apparire ogni cosa sotto una luce diversa da quella reale.
I giovani di oggi hanno la stessa energia che avevamo noi, anzi, hanno potenzialità ancora maggiori, ma troppo spesso vogliamo ingabbiarli e tenerli segregati nelle nostre convinzioni e modelli, senza capire, che loro non vivono nel nostro mondo di trenta o quarant'anni fa, ma vivono il loro tempo. Dobbiamo lasciare fare, anche se a volte vuol dire lasciarli sbagliare. Dio non ci impedisce di cadere, ma non permette che ci facciamo troppo male. Dobbiamo pensare a queste cose. Dobbiamo pensare che, per certi versi loro sono diversi da noi e forse migliori.

venerdì 28 luglio 2017

Guarire è un po' morire

Ho guardato in faccia il mio dottore, quello che fra poco, mi farà una bella ecografia. L'ho osservato bene e debbo dire che non credo possa fare miracoli. Ho cercato di guardarlo dentro, anche senza ecografo, per scoprire che anche lui è uomo come me.
"Dottore, ma lei ha davvero mai guarito qualcuno?"
"Certo ne ho guariti tanti e vedrà anche lei guarirà" un po' stupito.
"Quindi posso essere tranquillo, non morirò? Potrò venire da lei ogni volta e lei sarà sempre in grado di guarirmi e non farmi mai morire?"
Ancora più stupito "Prima o poi tutti moriamo, e la morte è una malattia dalla quale non si guarisce... purtroppo"
"Allora dottore, lei non ha mai davvero guarito qualcuno, o se l'ha fatto era una guarigione solo momentanea, o sbaglio".
Alla fine tutti noi siamo umani e non c'è nessuno su questa terra che possa davvero guarirti. Solo Gesù ha parole di vita eterna.