lunedì 25 agosto 2008

Matteo 5:3-11


Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.
Beati i mansueti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.
Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.

Quanto sono rivoluzionarie le parole di Gesù, ancora oggi che sovvertono tutti i valori e le logiche su cui si basa troppo spesso la nostra vita, dove il più forte spesso prevale al di là della vera giustizia. Non voglio commentare oltre queste parole perché in esse ognuno deve vedere se stesso e la propria condizione ed anche perché ognuna di queste frasi è il cardine di collegamento con una parte della Bibbia, esse sono profetiche e spirituali allo stesso tempo. Difficile trovare nelle parole di chiunque altro una tale semplicità e profondità espresse contemporaneamente.