venerdì 3 ottobre 2008

La passione (4)





Luca 22:39-62Poi, uscito, andò come al solito al monte degli ulivi, e anche i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto sul posto, disse loro: «Pregate per non entrare in tentazione».
E si allontanò da loro, circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava,
dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua».
Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza.
Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor più intensamente, e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra.
Alzatosi poi dalla preghiera, venne dai suoi discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza,
e disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione».
Mentre egli parlava ancora, ecco una turba; or colui che si chiamava Giuda uno dei dodici, li precedeva e si accostò a Gesù per baciarlo.
E Gesù gli disse: «Giuda, tradisci il Figlio dell'uomo con un bacio?».
Allora quelli attorno a Gesù, vedendo ciò che stava per accadere, gli dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?».
E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio destro.
Ma Gesù, rispondendo, disse: «Lasciate, basta così». E, toccato l'orecchio di quell'uomo, lo guarì.
Poi Gesù disse ai capi dei sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano venuti contro di lui: «Siete usciti contro di me con spade e bastoni come contro un brigante?
Mentre ogni giorno io ero con voi nel tempio, voi non metteste mai le mani su di me; ma questa è la vostra ora e la potestà delle tenebre».
Dopo averlo catturato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote. E Pietro seguiva da lontano.
Quando essi accesero un fuoco in mezzo al cortile e si posero a sedere attorno, Pietro si sedette in mezzo a loro.
Una serva lo vide seduto presso il fuoco, lo guardò attentamente e disse: «Anche costui era con lui».
Ma egli lo negò, dicendo: «Donna, non lo conosco».
Poco dopo lo vide un altro e disse: «Anche tu sei di quelli». Ma Pietro disse: «O uomo, non lo sono».
Passata circa un'ora, un altro affermava con insistenza, dicendo: «In verità anche costui era con lui, perché è Galileo».
Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E subito, mentre ancora parlava, il gallo cantò.
E il Signore, voltatosi, guardò Pietro. E Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte».
Allora Pietro uscì fuori e pianse amaramente.
Luca ci racconta un momento davvero difficile del ministerio di Gesù che, nel giardino del Getsemani, cerca il conforto del Padre in un momento così particolare che precede la Sua crocifissione. Molti hanno discusso sul senso delle parole di Gesù pronunciate in questa circostanza, che potrebbero apparire come un segno di debolezza e di ripensamento. Tra le tante interpretazioni quella che ho scelto è quella che vuole Gesù in lotta spirituale, l'ultima, per sconfiggere ancora il Suo principale nemico nel tentativo di questo di distoglierlo dal raggiungimento del Suo obiettivo. Satana sa che la morte di Gesù sulla croce, significa la sua sconfitta e così cerca e lotta con Gesù stesso per impedire che tutto ciò si compia; il sacrificio di Gesù che aprirà le porte della salvezza per l'intera umanità. Tale battaglia è assolutamente tremenda , tanto dura e intensa che anche il Suo fisico ne risente in maniera incredibile tanto che Gesù inizia a sudare sangue.
Finita la preghiera un gruppo numeroso di persone vengono a Lui incontro, precedute da Giuda che con un bacio tradisce Gesù e lo consegna nelle mani dei capi sacerdoti del tempio, venuti per arrestarlo. I discepoli reagiscono violentemente alla cosa e con la spada, Pietro recide un orecchio del servo del sommo sacerdote. Ma Gesù ferma i Suoi invitandoli a riporre le spade e guarendo con un tocco il servo ferito.
Presolo lo portano dal sommo sacerdote. L'arresto di Gesù causa una grande confusione nei discepoli in particolare Pietro che segue il gruppo di persone fino alla casa del sommo sacerdote riuscendo anche ad entrare, ma qui, forse per paura, rinnega di conoscere Cristo. Si avvera così la profezia fatta da Gesù stesso a Pietro poche ore prima.