lunedì 19 gennaio 2015

E' una guerra, lo è sempre stata. Ci sono persone in Nigeria, ma potrebbe essere in una qualsiasi parte del mondo, che credono che le proprie ragioni vanno imposte con le armi; con la morte del proprio nemico, se necessario. Migliaia di persone uccise per motivi, che non riesco ad immaginare. Solo perché hanno osato mettere una croce sopra la loro chiesa. Solo perché dicono di amare Gesù.
Io sono cristiano, e piango sapendo che altre persone come me, solo perché non vogliono rinunciare alla propria fede sono messe a morte senza pietà. Decine di chiese date alle fiamme, ma soprattutto migliaia di morti, sterminati, da altri che pensano di fare la volontà di Dio con un fucile in mano. Ma sono solo degli illusi!
Duemila anni fa ci fu chi pensò che ammazzando il capo di quella che sembrava una setta nascente, sarebbe tutto finito lì. Lo hanno preso, lo hanno picchiato, frustato e lo hanno messo in croce. Ma da quella croce, da quel sangue sparso, è nato qualcosa, più forte e più grande di prima. Migliaia di persone in un solo giorno hanno creduto in quel gesto e hanno piegato le loro ginocchia a quel Dio predicato da un uomo, apparentemente sconfitto. Da quel giorno in tanti hanno tentato di far morire quella fede, ma i tentativi sono sempre stati vani.
Oggi loro pensano che basta imbracciare un fucile e sparare, per far finire quella storia. Basta riempire l'animo delle persone di terrore, per portarle dalla loro parte. Ma non sanno che da quel sangue, che loro stessi hanno causato, da quelle migliaia di persone uccise, ne nasceranno altre e si moltiplicheranno. Perchè il mio Dio, anche se c'è chi dice il contrario, non è il loro dio. Il mio Dio non ha bisogno del fucile per far sentire la Sua voce. Il mio Dio parla d'amore e non di paura. Il mio Dio sa trasformare il male in bene. Il mio Dio è colui che emetterà un giusto giudizio su ogni cosa e azione.