sabato 26 settembre 2015


Dopo aver passato un estate a pensare a mille cose, preoccupato per le questioni gender, la scuola, il mare, le tasse, chi dice più bugie, chi è in buona fede ma sbaglia lo stesso, a prestare una spalla su cui piangere, a ridere, a scherza, a sdrammatizzare, a parlare serio, a fare la cosa sbagliata, a dire la frase giusta, ma solo ogni tanto, ma soprattutto a correre con la mente: sono un po' stanchino.
Ma cerco di capire perché noi uomini siamo così litigiosi e pronti a vedere più il male che il bene. Forse perché lo abbiamo dentro e lo sappiamo riconoscere al primo sguardo?
Forse è proprio questo il motivo, e Gesù lo sapeva, lo ha sempre saputo. Siamo incapaci di salvarci da soli. Abbiamo bisogno sempre di un'ancora di salvezza. Qualcosa a cui aggrapparci. Io ho scelto di aggrapparmi alle mani di Gesù, perché “solo Lui ha parole di vita eterna”.
A volte basta un grazie, non c'è bisogno di molte parole. Questo mia moglie me lo dice sempre, e penso che dovrò sempre ringraziarla per avermelo insegnato. Ma la bella notizia è che anche oggi basta un grazie. Basta dirlo alla persona giusta: colui che ha lasciato la Sua vita per te sulla croce quel giorno. Esiste solo una moneta di scambio davanti a Dio, e quella moneta è l'amore. Non pensiate di poterlo comprare in altra maniera. E' quello che Lui oggi vi chiede: solo una parola ma così tanto importante. Così importante che in molti se la scordano. Tu non farlo
Grazie

Gesù

lunedì 19 gennaio 2015

E' una guerra, lo è sempre stata. Ci sono persone in Nigeria, ma potrebbe essere in una qualsiasi parte del mondo, che credono che le proprie ragioni vanno imposte con le armi; con la morte del proprio nemico, se necessario. Migliaia di persone uccise per motivi, che non riesco ad immaginare. Solo perché hanno osato mettere una croce sopra la loro chiesa. Solo perché dicono di amare Gesù.
Io sono cristiano, e piango sapendo che altre persone come me, solo perché non vogliono rinunciare alla propria fede sono messe a morte senza pietà. Decine di chiese date alle fiamme, ma soprattutto migliaia di morti, sterminati, da altri che pensano di fare la volontà di Dio con un fucile in mano. Ma sono solo degli illusi!
Duemila anni fa ci fu chi pensò che ammazzando il capo di quella che sembrava una setta nascente, sarebbe tutto finito lì. Lo hanno preso, lo hanno picchiato, frustato e lo hanno messo in croce. Ma da quella croce, da quel sangue sparso, è nato qualcosa, più forte e più grande di prima. Migliaia di persone in un solo giorno hanno creduto in quel gesto e hanno piegato le loro ginocchia a quel Dio predicato da un uomo, apparentemente sconfitto. Da quel giorno in tanti hanno tentato di far morire quella fede, ma i tentativi sono sempre stati vani.
Oggi loro pensano che basta imbracciare un fucile e sparare, per far finire quella storia. Basta riempire l'animo delle persone di terrore, per portarle dalla loro parte. Ma non sanno che da quel sangue, che loro stessi hanno causato, da quelle migliaia di persone uccise, ne nasceranno altre e si moltiplicheranno. Perchè il mio Dio, anche se c'è chi dice il contrario, non è il loro dio. Il mio Dio non ha bisogno del fucile per far sentire la Sua voce. Il mio Dio parla d'amore e non di paura. Il mio Dio sa trasformare il male in bene. Il mio Dio è colui che emetterà un giusto giudizio su ogni cosa e azione.