mercoledì 27 gennaio 2010

venerdì 8 gennaio 2010

Happy new year



Buon anno a tutti, anche se in ritardo di qualche giorno.
L'ultimo giorno dell'anno si festeggia l'arrivo del nuovo, anche se c'è chi dice che poi fondamentalmente è giorno come gli altri, ma siamo noi che cerchiamo di renderlo speciale, perchè ci piace festeggiare e provare ad essere felici, almeno per qualche istante. Ma a volte anche questo giorno può essere infelice.
Qualche anno fa, come volontario della Croce Rossa, fui chiamato ad assistere un bambino che aveva avuto un incidente con un petardo che gli era esploso troppo vicino. Portammo questo bambino, che non aveva più di otto anni, in pronto soccorso a Modena e, visitato da un medico, la sentenza che ascoltai che lo stesso diede ai genitori, mi raggelò il sangue nelle vene e gettò nella disperazione i genitori. Non avrebbe più visto dall'occhio sinistro. Da allora odio i petardi e quelli che li fanno esplodere l'ultimo giorno dell'anno e odio le notizie che sempre si sentono al telegiornale in questo periodo. La tradizione di far scoppiare petardi, di chiara origine pagana visto che è andata ad integrare quella che era ed è ancora, la tradizione di bruciare un fantoccio di legno a simboleggiare la morte dello spirito del vecchio anno che deve lasciare il posto allo spirito del nuovo, non rientra nelle mie usanze e spero che rientri sempre meno in quelle degli altri. Perchè mettere a repentaglio la propria salute e quella degli altri con un gesto tanto stupido?
Cerchiamo la felicità, quella che non abbiamo e che ci auguriamo quest'anno nuovo ci potrà portare, magari tanti soldi vinti alla lotteria, con i quali sentirci sistemati. I soldi certamente servono, ma parlando con un qualsiasi psicologo lo stesso vi potrebbe dire che esistono cose che danno soddisfazione, altre che danno insoddisfazione e il denaro, anche se può sembrare strano, appartiene a quest'ultima categoria. E' vero che quando riceviamo un aumento di stipendio siamo contenti, ma quella contentezza dura davvero poco, e diventa normale avere quel denaro tra le mani, e vorremmo già averne di più, ma a questo “più” non esiste limite, almeno psicologicamente parlando.
Ma da qualche giorno è un nuovo anno, che speriamo di svolta in positivo, per la nostra vita; vorremmo qualcosa di nuovo per noi e per la nostra famiglia e il mio desiderio è che tutti possano trovare ciò che desiderano.
Duemila anni fa, un certo Nicodemo, ebreo e appartenente alla casta dei farisei, andò da Gesù volendo sapere perchè lui, malgrado avesse sempre fatto ciò che la legge data da Dio diceva, non era felice e non si sentiva salvato, non si sentiva in pace con Dio. Gesù gli rispose che per essere in pace con Dio bisognava “nascere nuovamente”. La risposta lasciò molto dubbioso Nicodemo, come del resto avrebbe lasciato tutti quanti, il quale giustamente e forse in maniera ironica, chiese come poteva tornare nel ventre di sua madre e rinascere. Ma Gesù spiegò a quell'uomo che per avere pace con Dio e la vera felicità, da lui tanto agognata, avrebbe dovuto rinascere spiritualmente, perchè era vero che egli aveva sempre fatto quello che la legge prescriveva, ma il suo spirito continuava ad essere legato alle cose di questa terra e a cercare la felicità in quelle. Nicodemo volle allora sapere come poteva realizzare concretamente tutto ciò e Gesù rispose che Lui stesso, il Cristo, avrebbe realizzato tutto ciò, andando a morire sulla croce, sacrificando se stesso per la salvezza di quelli che avrebbero voluto cercarla attraverso Lui (Giovanni 3: 1-31).
Che questo anno nuovo possa portarvi, cose nuove e soprattutto una vita nuova in Cristo Gesù.