mercoledì 14 ottobre 2009

SMS



Stamattina svegliatomi di buon ora ho ricevuto un SMS che mi invitava a leggere Romani 14:18 che dice”Poichè chi serve Cristo in questo, è gradito a Dio e approvato dagli uomini”, ho letto distrattamente la cosa all'inizio, senza capire fino in fondo il suo significato. Leggere e trarre da un singolo versetto è certamente bello, ma non è mia abitudine farlo perchè la cosa mi lascia sempre una miriade di dubbi, ed in genera la curiosità di sapere il contesto del discorso. Per cui, presa tra le mani la mia Bibbia, sono andato a leggermi ciò che precedeva e seguiva tale versetto, nel capitolo 14 ai Romani.
Leggendo il singolo versetto, la prima cosa che mi sono chiesto è stata “in che cosa dobbiamo servire Cristo per essere graditi da Dio e approvati dagli uomini?” e qui la curiosità è andata a mille visto che ben di rado nella mia esperienza si riescono ad ottenere entrambe le cose.
Il capitolo si apre con una vera e propria esortazione alla tolleranza nei confronti di chi ci troviamo lungo il nostro cammino cristiano, riportando esempi molto concreti su quelli che di certo erano problemi quotidiani per i cristiani dell'epoca, molti dei quali appartenevano, fino al giorno prima, a confessioni religiose che spesso imponevano regole molto rigide per quanto riguarda il cibo e la vita quotidiana di ciascuno. Il messaggio di Cristo che pone invece non le regole, ma l'amore e l'uomo stesso al centro, poteva di certo creare qualche difficoltà, per lo meno di comprensione di questo messaggio rivoluzionario. L'amore di Dio poteva e può cambiare i cuori, ma a volte siamo noi stessi, con la nostra stupidità (lasciatemelo dire), ad impedire a Dio di cambiarci veramente. Questo passo scritto da Paolo apostolo Di Gesù, valido oggi come allora, ci chiede di non disprezzare il nostro fratello,anche se debole nella fede, di non giudicarlo perchè crede di servire Dio in maniera diversa dalla nostra e di non essere noi stessi motivo di caduta.
Perchè dobbiamo giudicare o disprezzare il nostro fratello?. E' questa la domanda che Paolo ci pone, ed è una domanda che dovremmo tenere bene stretta a noi ogni giorno, perchè nell'accezione di Dio che chiede agli uomini “ama il tuo prossimo come te stesso”, il comandamento più importante, come disse Gesù, rispettato il quale sono tutti rispettati, deve far capire come le cose a cui un cristiano deve aver rivolto lo sguardo sono le persone e l'amore perchè di certo l'amore in se non ha valore se non è rivolto alle persone stesse. L'amore non è astratto come alcuni vorrebbero credere, ma è concreto ed è fatto di pensieri che diventano azioni. Ecco perchè bisogna pregare, per far diventare azione i pensieri che abbiamo per Dio. Ecco perchè bisogna che le nostre parole non siano di scoraggiamento ma di incoraggiamento. E' sempre meglio suscitare un sorriso che un pianto, perchè tutto possa essere approvato dagli uomini e gradito a Dio nel contempo.
Grazie per l'SMS

Romani 14:1-19


P.S.: la parola che più compare nel post è “perchè”. E' una parola a cui sono molto affezionato e che spesso accompagna i miei pensieri. In fondo senza la curiosità non esisterebbe la scienza e la sapienza, senza le domande non esistono risposte. Mi sono sempre chiesto perchè e credo che continuerò a chiedermelo e a cercare le risposte,anche se non sempre le trovo. Voi se potete sopportatemi per questa mia debolezza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hello Max! hope all is well God bless you love joe T.

Betania ha detto...

Thaks I hope